Anno 2013 Progetto: Un cuore e quattro arterie

Un cuore e quattro arterie. È questa l'immagine evocata da don William per spiegare il cammino pastorale giovanile per gli adolescenti ed i giovani. Il nostro oratorio (perché non esiste il singolo oratorio San Luigi, quello di Santa Maria, quello di san Giovanni, quello di San Giuseppe: uno è l'oratorio, per una città, ed insieme dobbiamo costruirlo e viverlo) deve essere fulcro di un'incessante attività, che arrivi a tutto ed a tutti. Ed allora ecco le "quattro vie", ciascuna con un suo referente, aperte a chiunque voglia davvero dare una mano a questa realtà sociale cristiana, mettersi in gioco.

L'educazione anzitutto: senza lo sforzo, la pazienza, la costanza dei nostri educatori, che si prodigano per trasmettere un messaggio ed un modello di vita comunitaria ai bambini, ai ragazzi, ai giovani, allora tutto il resto non ha senso. La gioventù è il futuro anche della Chiesa, e deve essere supportata e formata dall'attività educativa.

La seconda via è quella della Carità. E cosa significa, soprattutto per noi giovani, "carità"? Deve significare prima di tutto essere disponibili; disponibili a spendere il nostro tempo, anche semplicemente per stare vicino ai più bisognosi, che non sono necessariamente i "poveri", una massa senza colore che è da sempre il destinatario, quasi ideale, dell'azione caritatevole, ma anche gli anziani, soli, e spesso considerati come "inutili" in una società che si basa sempre più sul profitto, anche nelle nostre case, per le nostre vie; oppure i malati, tanto presenti nelle parole e nei discorsi, quanto emarginati nella realtà. Allora, quando "sei carità" in questo modo, la carità prima di tutto la fai a te stesso, cosciente di avere speso del tempo per il bene.

La terza via è quella dell'Arte, del Teatro in particolar modo, col gruppo teatrale ché non v'è solidità della Chiesa senza preparazione e consapevolezza culturale e sociale. Un gruppo aperto sarà la "voce" dell'oratorio e della Comunità nel confronto con ogni realtà di pensiero e di dialogo in città. E proprio in nome di questa consapevolezza, il cammino della catechesi per i giovani, quest'inverno, sarà segnato da cinque tappe di formazione e di approfondimento, quei famosi incontri culturali del martedì al Teatro Italia della "Chiesa in cammino", aperti a tutti, perché non devono esistere "compartimenti chiusi" nel percorso di catechesi, ma tutti dobbiamo essere uniti in un viaggio che è unico, e non diverso, né separato. Domenica 6 Ottobre, all'oratorio di Santa Maria Nascente eravamo in tanti, adolescenti, 18-19enni, giovani, insieme per aderire ad un progetto che non può occupare solo qualche sera, qualche pomeriggio, o momenti di vacanza assieme previsti (vedi il capodanno a Venezia, o la settimana in Irlanda ai primi di Agosto). Vogliamo fare di questo progetto un progetto di vita, e del nostro oratorio una vera casa, una vera famiglia.

tratto da Il dialogo -Ottobre 2013