papa Francesco a Milano

Milano, 21 aprile 2017
Pr. 42/COM_SOC/2017

Gentilissimi,

Abbiamo ancora nel cuore il ricordo della memorabile giornata di visita del Santo Padre Francesco a Milano lo scorso 25 marzo e della significativa celebrazione di ringraziamento del 20 aprile, presieduta dal cardinale Angelo Scola in Duomo.

Pensando di fare cosa gradita vi invio un video che non vuole essere una sintesi della giornata di papa Francesco a Milano e nelle terre ambrosiane, ma che racconta la visita attraverso lo sguardo del Santo Padre. I volti, i sorrisi, i gesti e l'accoglienza della gente che hanno reso questo viaggio indimenticabile. Visualizza video.

Inoltre, in Curia Arcivescovile (piazza Fontana, 2 – Milano) sono disponibili i libretti “Papa Francesco a Milano e nelle terre ambrosiane”, racconto fotografico della visita, e, per chi volesse, le sciarpe ufficiali che hanno accompagnato il percorso di papa Francesco il 25 marzo.

Un cordiale saluto, 

don Davide Milani, Responsabile Comunicazione Arcidiocesi di Milano Portavoce card. Angelo Scola


Lettera di ringraziamento di S.E. card. Angelo Scola, Arcivescovo di Milano, a tutti coloro che hanno animato, partecipato, vissuto la visita del Santo Padre a Milano lo scorso 25 marzo, per la pubblicazione sui vostri strumenti di comunicazione parrocchiali.

Visualizza lettera


editoriale n. 6 - 13 marzo 2017

PARTECIPARE ALLA MESSA CON PAPA FRANCESCO: DOMANDE E RISPOSTE

Come posso partecipare alla Messa?
La partecipazione alla Messa è gratuita. I fedeli dovranno pagare solo il costo dei mezzi per il trasporto. Per iscriverti, rivolgiti alla tua parrocchia che ti darà indicazioni anche sui mezzi di trasporto.

Come posso raggiungere l’area della Messa?
Le parrocchie si stanno organizzando con il pullman gran turismo (gt) o con il treno. Le distanze da percorrere a piedi vanno da un minimo di 15 minuti a un massimo di 45.

Come accedo al Parco?
È necessario recarsi con il proprio gruppo di riferimento, perché i pass per l’accesso al Parco saranno distribuiti dai responsabili dei diversi gruppi. L’accesso al Parco avverrà per più varchi.

Sono una persona con disabilità
Le persone con disabilità sono state invitate a iscriversi entro il 20 febbraio 2017. Costoro avranno un’area loro riservata nella zona a destra del palco.

Sono una persona anziana
L’accesso è possibile a tutti. Si tratta di valutare la possibilità di percorrere a piedi dai 15 ai 45 minuti.

Posso portare un seggiolino pieghevole?
Sì. In presenza di bambini è possibile introdurre anche un passeggino.

Cosa posso portare con me?
Gli zaini che saranno sottoposti a controlli. Sono consentite inoltre soltanto bottiglie di plastica, anche con tappo ancora chiuso. Non si potranno introdurre invece nel Parco e nell’area della Messa lattine e nemmeno bottiglie di vetro.

Sono un capogruppo-guida, posso portare all’interno del Parco un cartello identificativo come riferimento visivo per il mio gruppo?
Sì, se il cartello ha dimensioni non superiori a 50x40 cm. Se ha un’asticella - in plastica o in legno – non deve essere superiore a 1,5m di lunghezza.

A chi mi devo rivolgere in caso di necessità?
Saranno presenti gruppi di volontari che si occuperanno dell’accoglienza, del servizio d’ordine e dell’animazione, favorendo gli accessi lungo il Parco. Per tutte le altre esigenze o per le emergenze saranno ovunque presenti le Forze dell’Ordine e i sanitari.

Quali saranno i servizi per i partecipanti alla Messa?
Ci saranno appositi punti di ristoro e numerosi bagni chimici in più punti.


editoriale n. 5 - 2° settimana di marzo

Papa Francesco tra vocazione e missione

Tra qualche settimana papa Francesco sarà tra noi! Il 25 marzo, festa dell’Annunciazione, visiterà le nostre terre. La sua venuta si colloca in profonda unità con il cammino che l’Arcivescovo sta facendo compiere alla diocesi con la sua visita pastorale in forma feriale e che avrà la sua ultima fase con l’individuazione, per ogni comunità, del “passo” da compiere per una maturità più grande nella fede. Per questo è tanto importante la presenza tra noi di Pietro, nella figura di papa Francesco, che ci conferma nella fede e orienta il cammino. Quali sono i segni di una fede più matura? Papa Francesco fa riferimento spesso a due segni.  Il primo è la nascita nel nostro cuore del desiderio di comunicare a tutti la gioia del vangelo (EG 1). La fede è per sua natura missionaria. Ecco il cuore della “conversione pastorale” (EG 25) che ci è chiesta! Questo invito chiede di vivere in modo dinamico il nostro essere Chiesa: occorre superare la divisione tra pastorale parrocchiale e pastorale d’ambiente. Anche la parrocchia, ci ricorda papa Francesco, ha una vocazione missionaria (EG 28). Per questo la pastorale ha bisogno di far crescere quella pluriformità nell’unità, in cui carismi condivisi, associazioni e aggregazioni ecclesiali, lavorino perché tutti possano sperimentare nel modo più adeguato l’appartenenza ecclesiale ed essere raggiunti dall’annuncio del vangelo nella propria condizione concreta.  Un secondo segno importante: la fede vissuta genera decisioni che impegnano tutta la vita. La fede ci porta a vivere la vita come vocazione fino a maturare scelte vocazionali definitive. Questo vale sia per il matrimonio e la famiglia, che per la vita consacrata e sacerdotale. Per questo papa Francesco vuole che la Chiesa tutta rifletta sul rapporto tra fede e vocazione, in particolare per i giovani (Sinodo 2018), perché, vincendo “la cultura del provvisorio che ci bastona tutti”, abbiano forza di compiere scelte coraggiose per l’edificazione del Regno di Dio e per promuovere vita buona.

+ Paolo Martinelli
Vescovo ausiliare, Arcidiocesi di Milano


editoriale n. 4, febbraio-marzo 2017

VISITA DI PAPA FRANCESCO A MILANO. LE VIDEO-LETTERE FIRMATE DA GIACOMO PORETTI.

OGNI SETTIMANA IN DUE MINUTI UN ASPETTO DIVERSO DELLA CITTÀ.

Spiegare Milano a uno straniero in due minuti. È quello che cerca di fare Giacomo Poretti nella prima delle video-lettere, scritte e interpretate dall’attore del famoso trio “Aldo, Giovanni e Giacomo”, per la visita di papa Francesco a Milano.

Da sabato 25 febbraio fino all’arrivo di papa Francesco, ogni settimana una video-lettera diversa, che arricchisce ulteriormente il materiale disponibile in avvicinamento e preparazione alla visita del Santo Padre.

«Non ti fare intristire da certe frasi che ti avranno riportato. Noi gli stranieri, gli argentini, li abbiamo sempre accolti, bene», avverte quasi sottovoce Poretti che fa subito dopo tre esempi: Milito, Cambiasso, Zanetti detto “el Tractor”. Tre giocatori che hanno militato nelle squadre di casa, tutti e tre argentini nipoti o pronipoti di immigrati italiani, proprio come il Pontefice.

Nel videoselfie c’è spazio anche per stigmatizzare alcune “bizzarrie” locali, come ad esempio il «bosco verticale», premiato come il palazzo più bello del mondo, «perché a noi milanesi che siamo un po’ bauscia o pomposo, i boschi piace farli verso il cielo» e le palme in piazza Duomo «messe per ricordare forse il sole di Miami e della Palestina a noi che abbiamo sempre la nebbia».

Autoprodotte dallo stesso Poretti con uno smartphone nel salotto di casa, le “letterine”, da 120 secondi, come ama definirle lo stesso autore, hanno un tono confidenziale e tenero, come fossero i messaggi di saluto di un figlio a un papà che torna da un lungo viaggio, e vogliono dare il benvenuto al Papa, presentandogli, ogni settimana un aspetto diverso della città.

È possibile vedere su YouTube o su papamilano2017.it

La prima video-lettera: https://youtu.be/qCgNU4btT9U

Tutto il materiale in avvicinamento alla visita del Santo Padre è disponibile su papamilano2017.it


editoriale n. 3, febbraio 2017

La Chiesa: popolo di Dio in cammino nell’oggi

La visita di Papa Francesco è l’occasione straordinaria per condividere un sogno e riscoprirci destinatari del dono di essere Popolo di Dio. Così si esprime il Pontefice nella sua Lettera apostolica Evangelii Gaudium:

Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione”. (EG 27)

Tutti siamo invitati a dare il contributo utile a questa azione missionaria che permetta di annunciare il Vangelo dentro le pieghe di una quotidianità, oggi molte volte lontana e estranea alla Buona Notizia, per ignoranza, per pigrizia, per abitudine…

In particolare la parrocchia è la porzione di Chiesa più vicina alla vita della gente e, se si rende disponibile a lasciarsi trasformare dalla forza dello Spirito, può continuare a vivere in costante atteggiamento di “uscita” favorendo così la risposta positiva di tutti coloro ai quali Gesù offre la sua amicizia. Allo stesso modo la parrocchia può essere nel territorio “presenza ecclesiale, ambito dell’ascolto della Parola, della crescita della vita cristiana, del dialogo, dell’annuncio, della carità generosa, dell’adorazione e della celebrazione”

Dice ancora il Papa: “Attraverso tutte le sue attività, la parrocchia incoraggia e forma i suoi membri perché siano agenti dell’evangelizzazione. È comunità di comunità, santuario dove gli assetati vanno a bere per continuare a camminare e centro di costante invio missionario” (EG 28).

Nel lasciarci provocare da questo orizzonte missionario riscopriamo il fatto che tutta la Chiesa, in cui ogni battezzato è discepolo-missionario, è Popolo di Dio in cammino nell’oggi. La parrocchie e le comunità pastorali non sono solo “organizzazioni del sacro”, ma porzioni dell’unico Popolo di Dio, umile, beato e disinteressato, gratuito, aperto a tutti i popoli, segno del suo amore misericordioso nella quotidianità perché, come ci è stato più volte ricordato, il campo di Dio è il mondo.

L’incontro con il Papa sarà per ciascuno l’esperienza viva e concreta di questa dimensione profonda.

Valentina Soncini
Segretario Consiglio Pastorale Diocesano


editoriale n. 2

S. Messa con Papa Francesco al parco di Monza. Partecipare è facile.

Sono aperte le iscrizioni per partecipare alla Messa con papa Francesco, in programma il 25 marzo alle 15 al Parco di Monza.

La raccolta delle adesioni è decentrata. Il compito infatti è stato affidato ad ogni parrocchia o comunità pastorale. Chi desidera partecipare alla Messa al Parco di Monza, può recarsi in parrocchia e lasciare il proprio nominativo. L'iscrizione è totalmente gratuita.

La Santa Messa è il cuore di tutta la visita di papa Francesco a Milano e alle terre ambrosiane. È un momento aperto a tutti, in cui partecipare è facile, gratuito e libero. Sarà una festa di Chiesa, per tutta la comunità e la Chiesa ambrosiana.

Le persone con disabilità o anziani con difficoltà di movimento sono facilitate nell’accesso all’area, grazie alla presenza di Caritas Ambrosiana, Oftal e Unitalsi. Per informazioni, iscrizioni e per chi necessita di assistenza particolare è attivo l’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Tutte le informazioni sulla Visita pastorale di papa Francesco sono disponibili sul sito www.papamilano2017.it.

Sul sito, nella sezione “Riflessioni” sono disponibili, oltre al Sussidio in preparazione alla visita del Papa scritto per l’occasione, testi e video di riflessione per l’approfondimento quotidiano dei temi che la visita suscita nella comunità ambrosiana.


editoriale n. 1

Papa Francesco viene a visitare Milano e le terre ambrosiane.

L’intenso itinerario che percorrerà il 25 marzo, dalle case bianche al carcere di san Vittore, dal Duomo di Milano al parco di Monza per la celebrazione della santa Messa, fino all’incontro con i cresimandi allo stadio di san Siro, è il segno più eloquente della sua volontà di essere tra noi per confermare la nostra fede e contagiarci con la forza della sua testimonianza missionaria.

La Milano che si prepara ad accogliere il Papa è una città che sta vivendo sulla propria pelle quel cambiamento d’epoca (molto più potente di una semplice epoca di cambiamenti) di cui papa Francesco parla spesso. La terra dei santi Ambrogio e Carlo, questo grande tessuto urbano che copre e supera il territorio diocesano, sta conoscendo da un lato un grande momento di risveglio e rilancio (complice il rinnovamento avuto con EXPO); ma dall’altro è provocata e sfidata da un contesto culturale e sociale in forte trasformazione, che non sempre favorisce l’incontro di popoli e di culture in una convivenza capace di conciliare le differenze.

La visita del Papa, a cui occorre prepararsi con cura in queste settimane, sarà l’occasione per ravvivare il nostro contributo a questo processo di ricerca e di ricostruzione dell’anima della città e delle terre ambrosiane. Dall’incontro con papa Francesco ci attendiamo di acquisire nuova consapevolezza sulla nostra identità di popolo posto da Dio dentro la storia, come recita il titolo dato all’evento: “in questa città ho un popolo numeroso, dice il Signore” (At 18,10).

Prepararsi significa accendere momenti di confronto e di verifica, per cogliere quanto a Milano e nelle terre ambrosiane siamo quella Chiesa “umile, beata e disinteressata” che papa Francesco ci ha descritto al Convegno Ecclesiale di Firenze; Chiesa “in uscita” che svela il suo volto facendosi carico con amore generoso del desiderio di vita dell’intera umanità, spesso dolorosamente ferita dal male; Chiesa che pone al centro i poveri, dai quali impara lo stesso farsi povero di Gesù.

Invitiamo tutti, singoli e parrocchie, famiglie e consacrati/e, gruppi e realtà ecclesiali, a fare del sussidio pubblicato dalla Diocesi proprio in preparazione alla visita del Papa (lo potete trovare sul sito diocesano) uno strumento di riflessione, preghiera, confronto e dibattito tra di noi ma anche con la società civile, perché possiamo arrivare all’incontro con papa Francesco avendo gustato il sapore del sogno di Chiesa che ci consegna come compito proprio con questa sua visita.

mons. Luca Bressan

Vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale – Arcidiocesi di Milano

Presidente Caritas Ambrosiana


Milano, Solennità dell’Immacolata, 2016

“In questa città io ho un popolo numeroso” dice il Signore  (At 18,10)

Ai fedeli della Chiesa Ambrosiana e a tutti gli abitanti della città metropolitana e delle terre di Lombardia

Carissimi,

          Papa Francesco viene a Milano il 25 marzo 2017, solennità dell’Annunciazione della Beata Vergine Maria per il ministero che gli è stato affidato di confermare nella fede i suoi fratelli (Lc 22,32).

In questa terra, laboriosa fino alla frenesia e forse incerta fino allo smarrimento, generosa fino allo sperpero e forse intimorita fino alla spavento, sentiamo il bisogno e domandiamo la grazia di essere confermati in quella fede che gli Apostoli ci hanno trasmesso e che attraversa i secoli fino a noi.

          Ci incamminiamo verso l’evento della visita papale con il desiderio che non si riduca ad esperienza  di una emozione intensa e passeggera: sia piuttosto una grazia che conforti, confermi, orienti la nostra fede, nel nostro cammino verso la Pasqua, in preghiera con Maria e offra ragioni e segni per la speranza di tutti gli uomini e le donne della nostra terra.

          Aspettiamo la vista di Papa Francesco  quale compimento della “visita pastorale feriale” in atto nella nostra diocesi, che si propone di intuire il passo che il Signore ci chiede per continuare a irradiare la gioia del Vangelo: sarà pertanto utile riprendere Evangelii Gaudium e la Lettera Pastorale  Educarsi al pensiero di Cristo, perché sia maggiormente conosciuta e approfondita e perché diventi realmente “anima” della vita delle comunità, attraverso proposte di preghiera, per esempio in momenti di prolungata adorazione, iniziative di formazione, per esempio in occasione di catechesi per adulti e della predicazione speciale nei quaresimali. Siamo in cammino per custodire e far risplendere i tratti di una Chiesa umile, disinteressata e beata, come Papa Francesco stesso ha raccomandato alla Chiesa Italiana, nel Convegno ecclesiale di Firenze.

          Ci prepariamo a ringraziare il Papa per il dono del Giubileo straordinario della Misericordia annunciato in Misericordiae vultus. Avremo cura che l’abbondante effusione di grazie, sperimentata da molti, continui a portare frutto nel vivere il sacramento della riconciliazione nelle nostre chiese e nelle chiese penitenziali (in coerenza con quanto ci chiede il Papa nella lettera apostolica Misericordia et misera, in cui sono richiamati anche altri aspetti importanti del cammino successivo al Giubileo). A questo proposito sarà opportuno che in ogni chiesa siano decisi e pubblicati orari di presenza assicurata del confessore e potrà essere fruttuoso che il sacramento della confessione sia celebrato anche in forma comunitaria, come ha sperimentato il clero in Duomo, in occasione della festa di san Carlo. A nessuno manchi mai l’offerta della misericordia del Padre che rigenera la vita e nutre la speranza.

          Dobbiamo insistere sula conversione missionaria delle nostre comunità e la responsabilità della testimonianza di cui deve farsi carico ogni battezzato. “Ho un popolo numeroso in questa città” rivela il Signore all’apostolo scoraggiato (cfr At 18,10). I passi che le comunità decidono durante la visita pastorale devono orientare il cammino di tutti verso il campo che è il mondo, con le opere di misericordia e le parole che ne rivelano l’origine e il senso. L’Arcivescovo porterà il Santo Chiodo per le strade della diocesi durante le Via crucis di Quaresima per accompagnarsi alle comunità in cammino nel segno della Pasqua, con l’annuncio dell’amore fino alla fine che conforma ai sentimenti e alla mentalità di Cristo, al punto da rendere possibile essere misericordiosi come è misericordioso il Padre. Nessuno deve lasciarsi rubare la gioia dell’evangelizzazione (EG 83), che diventa conversazione quotidiana, educazione alla fede nelle famiglie, pratica ordinaria negli affetti, nel lavoro, nella festa. Un “popolo numeroso” ha bisogno del Vangelo e questa nostra città lo invoca con segni e linguaggi molteplici.

          Il programma della visita di Papa Francesco è stato pubblicato: l’intensità di quella giornata rivela l’affetto del Papa e il suo desiderio di raggiungere tutti e noi tutti vogliamo prepararci a ricambiare l’affetto e a farci raggiungere dalla sua parola. Vogliamo tutti essere presenti, non pretendendo il privilegio di essere i primi, i vicini, i preferiti,  ma desiderando la grazia di essere benedetti dentro il popolo numeroso che questa città esprimerà in quell’occasione.

Il Consiglio Episcopale Milanese